L’angolo CBC, intervista a Stefano Galmacci

Partita la stagione è tempo di intervistare i nostri allenatori, partiamo dall’alto, dalla Juniores, da mister Galmacci che da anni ci fa togliere grandi soddisfazioni.

Come è stato ripartire dopo mesi di inattività?

“Ripartire è stato come rinascere una grandissima emozione tornare sui campi da calcio insieme ai ragazzi… Non solo per il calcio ma soprattutto a livello umano è stato un ritorno alla normalità.”

Come ha trovato il gruppo?

“Ho trovato un gruppo veramente ottimo con i nuovi (2003) che hanno portato tanto entusiasmo e voglia di fare bene, ragazzi già pronti per quasta nuova avventura allenati benissimo nelle passate stagioni, che con i 2002 e 2001 si sono subito legati insieme.”

È felice del percorso fatto (per ora) in campionato?

“Per ora sia io che il mio staff siamo veramente molto felici del percorso che stiamo facendo in un campionato anno dopo sempre più bello e difficile.”

Il gruppo conta, la qualità tecnica pure, il mister quanto può contare secondo voi ad una squadra?

“Rimango sempre della mia idea che è il gruppo che fa la differenza sia in campo che fuori. Ovviamente sono importanti anche le qualità dei giocatori ma oggi nel calcio il livello mentale fa veramente la differenza. L’allenatore deve essere sempre cosciente di quello che si trova davanti, la cosa più importante è non fare danni. Nel senso che deve dare una linea ma mettendo sempre davanti i ragazzi , LORO SONO I PROTAGONISTI.”

Ha dei tabù, scaramanzie, metodologie particolari, mantra vari che adopera prima della partita?

“Avere il massimo possibile, un rapporto schietto e chiaro ed essere sempre un esempio nell’atteggiamento e nel comportamento. Questo è il mio pensiero. Sì dei tabù ci sono ma sinceramente sono cose che mi tengo per me.”

Ringraziamenti vari?

“La mia famiglia che mi permette tutto ciò, la società che crede in me, ed il mio staff affidabile e tenace nel raggiungere insieme determinati traguardi, lavorando come sempre con professionalità ed armonia giusta.”

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